Downhill Racer (Gli Spericolati)

Scheda caricata in Fiction da - Dicembre 30, 2015
Downhill Racer (Gli Spericolati)

Egocentrico, testardo, ambizioso, un giovanotto di Idaho Springs (Colorado), deciso a diventare il n. 1 dello sci negli Stati Uniti, riesce a entrare nella squadra statunitense di Coppa del Mondo di Sci per un infortunio a un compagno e ottiene buoni risultati in Europa. Rientrato in patria si impegna nella preparazione per le gare successive; tra un successo e una sconfitta, la sua ambizione gli crea problemi nell’ambiente della squadra ma alla seconda stagione di gare nel circuito conquista la medaglia d’Oro alle Olimpiadi.

Benchè lo sceneggiatore James Salter si fosse rifatto alla figura di Billy Kidd, prima medaglia olimpica statunitense nello sci alpino cinque anni prima, Redford volle ispirarsi a Spider Sabich, un suo compagno di squadra ricordato per le sue numerose fratture e per la morte in circostanze mai chiarite che coinvolsero la sua compagna, l’attrice Claudine Longet. Alla fine il protagonista appare come la fusione di questi due caratteri: il background è simile a quello di Kidd ma la sua personalità riflette quella di Sabich.

 


“Nel tentativo di descrivere i problemi individuali e collettivi di una squadra di sciatori, il film si limita a presentare una serie di elementi – psicologici, sentimentali, sportivi – senza approfondirne nessuno e senza, soprattutto, riuscire a fonderli in un insieme drammaticamente o spettacolarmente significativo.” (‘Segnalazioni cinematografiche’, vol. 69, 1970)

“Gli Spericolati èambiguo, in bilico tra il film sportivo e l’approfondimento psicologico e sentimentale, con l’idea che l’impegno personale e la concentrazione determinano il successo, ma anche con una sottolineatura della futilità del tutto. Il tono del finale è amaro: il protagonista, che ottiene un successo all’inizio neppure cercato, si interroga sul senso di questa vittoria, sulla sua caducità, e sul prezzo che per essa è stato pagato” (Giuliana Ruscio, Robert Redford, 1997)

“La Discesa Libera è un esercizio decisamente individuale; molto spesso le gare sono viste dal punto di vista del discesista e vi sono scene da vertigini. Senza perdersi in spiegazioni tecniche, Gli Spericolati ci dice più sullo sport di quando ci si possa immaginare un film poter fare” (Roger Ebert, 1969)

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *