Mai Wei (My Way)

Scheda caricata in Citazioni da - Gennaio 08, 2016
Mai Wei (My Way)

Nel 1928, durante l’occupazione giapponese in Corea, Tatsuo si trasferisce con i genitori in casa del nonno, ufficiale giapponese di stanza a Seul. Qui stringe amicizia con il coetaneo Joon-Sik, un ragazzo coreano che lavora e risiede insieme al padre e alla sorella, con cui condivide la passione per l’atletica e le maratone. In seguito alla vittoria riportata da Tetsuo ad una gara, in casa si organizza una festa durante la quale esplode un ordigno artigianale che provoca la morte del nonno. Responsabile della deflagrazione è ritenuto il padre di Joon-Sik e ciò provoca l’allontanamento tra i due piccoli amici. Molti anni dopo, però, il destino provvede a farli rincontrare nuovamente ed accendere maggiormente l’odio che provano l’uno nei confronti dell’altro. Prima dello scoppio dei conflitti della seconda guerra mondiale che li porterà a combattere uno accanto all’altro, i due si rivedono quando entrambi partecipano alle qualificazioni ai giochi olimpici di Tokyo del 1940, dai quali vengono banditi gli atleti coreani. Tatsuo e Jun-shik sono destinati ad attraversare i campi di fuoco della II Guerra Mondiale. Quando l’esercito dell’Imperatore viene annientato dai carri armati sovietici nella battaglia di Nomonhan (1939), i due vengono deportati in un campo di lavoro nel distretto di Kungursky. Arruolati nell’Armata Rossa quando Hitler invade l’Unione Sovietica, si battono contro i tedeschi e, unici sopravvissuti alla cruenta mattanza, si danno alla fuga in direzione della Germania. Catturati dalla Wehrmacht in Ucraina, si ritroveranno nel 1944 in Normandia, pochi giorni prima del D-Day. Durante lo sbarco Joon-Si viene mortalmente ferito dai frammenti di una granata e in punto di morte chiede a Tatsuo di fingersi lui, coreano, per sopravvivere agli americani e di inseguire il suo sogno. Il film si conclude con le scene delle Olimpiadi di Londra dove Tatsuo, con il nome Jun-Shik Kim, partecipa ai 5000 metri.

 

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