Chempiony: Bystree. Vyshe. Silnee (The Champions: Faster. Higher. Stronger)

Scheda caricata in Biopic da - Aprile 14, 2017
Chempiony: Bystree. Vyshe. Silnee (The Champions: Faster. Higher. Stronger)

Izvestija lo ha definito la risposta russa al nazionalismo del cinema dei super-eroi di Hollywood. Nel film di Artyom Aksenenko, gli eroi sono in carne e ossa e sono tre leggendarie icone dello sport russo: la ginnasta Svetlana Khorkina, il nuotatore Aleksandr Popov e il lottatore Aleksandr Karelin. Intrecciando le loro storie, dove l’unico punto di contatto è l’evento olimpico seppure in edizioni diverse, il film con innumerevoli salti tra l’uno e l’altro protagonista, momento storico e con l’inserimento di pregevoli spezzoni d’archivio narra le vicende fino alla gloria olimpica che per Khorkina arriva a Atlanta 1996 con l’Oro alle Parallele Asimmetriche replicato nel 2000 dopo due cadute nella finale del Concorso Individuale.

L’epopea del tre volte campione olimpico Aleksandr Karelin, lottatore che in carriera ha vinto 887 incontri con solo due sconfitte, passa attraverso la vittoria ai Campionati Mondiali di Stoccolma 1993, sesto titolo dei dodici consecutivi, ottenuta dopo aver subito la frattura di due costole al primo turno. La striscia vincente si interrompe a Sydney 2000 con la medaglia d’Argento dopo la sconfitta in finale con lo statunitense Rulon Gardner.

Più nota la vicenda di Alekandr Popov che, dopo aver vinto i titoli olimpici di 50 e 100 metri stile libero a Barcellona 1992 e Atlanta 1996, subisce un accoltellamento in una rissa di strada nell’estate successiva e intraprende la lunga e sofferta via del ritorno culminata nel doppio titolo europeo nell’estate successiva.

 

 

 

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