Etiopia, 1969. Abebe Bikila è un eroe nazionale dopo aver vinto consecutivamente due ori olimpici nella maratona: a Roma 1960 trionfò, correndo scalzo, da completo sconosciuto e a Tokyo 1964 vinse nonostante avesse subito un intervento di appendicite poche settimane prima.
Alle Olimpiadi di Città del Messico si è dovuto ritirare a metà gara e ora pensa solamente a prepararsi per riscattarsi a Monaco 1972, dopo di che si dedicherà solamente alla famiglia. Una notte però, mentre è alla guida della sua auto, rimane gravemente ferito in un incidente perdendo l’uso delle gambe; viene trasferito in un ospedale nel Regno Unito dove viene seguito dall’infermiera Charlotte nel periodo di riabilitazione. Bikila prende atto che non tornerà più a camminare ma il suo spirito competitivo non lo abbandona e inizia a praticare il tiro con l’arco.
Qualche anno dopo, convinto dal vecchio amico e allenatore finlandese Onni, partecipa e vince una gara di slittini trainati da cani in Norvegia. In patria Bikila è ancora molto amato, alla proiezione di un documentario sulla sua ultima impresa viene accolto dagli applausi, compresi quelli dell’imperatore Hailé Selassié. Abebe Bikila morirà nel 1973 per un’emorragia cerebrale.
- Nazione: Etiopia, Germania, Stati Uniti
- Anno di uscita: 2009
- Diretto da: Davey Frankel, Rasselas Lakew
- Attori: Dag Malmberg, Rasselas Lakew, Ruta Gedmintas
- Edizione Giochi: Roma 1960, Tokyo 1964
- Disciplina: Atletica Leggera
- Atleti: Abebe Bikila